La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) è la causa più frequente di anovulazione cronica (disfunzione ovulatoria con o senza alterato ritmo mestruale) e incremento degli ormoni maschili, con una prevalenza che può raggiungere anche il 5-10% delle giovani donne.

La diagnosi al momento si basa su almeno due dei tre criteri stabiliti nel 2003:

  • cicli tendenti al ritardo (oligomenorrea) con alterata o assente funzione ovulatoria
  • iperandrogenismo, sia solo laboratoristico (biochimico) che clinico (acne, aumento dei peli)
  • criterio ecografico (12 o più follicoli da 2 a 9 mm di diametro, disposti a corona periferica. Volume ovarico uguale o maggiore di 10 ml).

La Sindrome dell’Ovaio Policistico si associa alla cosiddetta sindrome metabolica (obesità, ipertensione, ridotta tolleranza glicidica, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia a basso HDL con ovvio rischio cardiovascolare),inoltre, in più del 50% delle pazienti,anche a resistenza all’azione dell’insulina, con influenze negative sulla sintesi degli ormoni femminili.Si presuppone che la PCOS sia dovuta prevalentemente ad una condizione genetica.

PCOS e AMH

Una delle caratteristiche della PCOS, è l’aumento dei piccoli follicoli ovarici(preantrali e antrali piccoli) le cui cellule della granulosa producono l’ormone antimulleriano (AMH). Considerato che questi follicoli sono molto piccoli (spesso minori di 2 mm) sono molto difficili da rilevare ecograficamente e quindi contarli. Nei piccoli follicoli delle pazienti con Sindrome dell’Ovaio Policistico, le cellule della granulosa producono quantità molto più elevate di AMH in chi non ovula, rispetto alle donne,anche con PCOS, che ovulano oltre ad essere più elevato nelle pazienti con alti livelli di ormoni maschili. Quindi, il valore plasmatico dell’AMH non ha solo la funzione di indicare la ridotta riserva ovarica quando molto basso nella diagnosi di insufficienza ovarica prematura, ma essendo un indicatore del numero dei piccoli follicoli, se nesta valutando l’uso come sostituto della conta dei follicoli all’ecografia, difficoltosa soprattutto in adolescenti e giovani donne adulte, per via non transvaginale.

In conclusione, il dosaggio nel sangue dell’AMH insieme a quello degli androgeni, della Sex Hormone Globuline (SHBG) per stabilire l’iperandrogenismo solo biochimico, degli ormoni del ciclo mestruale può essere di grande aiuto nella diagnosi di PCOS, anche in apparente normalità della ecografia ovarica. Il problema è, tuttavia, ancora in studio, soprattutto per motivi tecnici di dosaggio e di standardizzazione internazionale, per stabilire il limite massimo della normalità che, se superato, può indicare la diagnosi di Sindrome dell’Ovaio Policistico con certezza, oltre ad altre patologie ovariche meno frequenti ma importanti.

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