L’aumento dei casi di infertilità da ridotta riserva ovarica (menopausa precoce, età materna avanzata) e/o di ripetuti fallimenti hanno stimolato gli esperti di Medicina della Riproduzione a studiare nuove tecniche e nuovi approcci per affrontare queste problematiche.
Queste considerazioni hanno indotto l’equipe scientifica dell’Alma Res in collaborazione con l’Università di Catania e l’Università Cattolica di Roma, a ricercare soluzioni innovative percorribili sia per efficacia che per praticabilità.
La proposta dell’Alma Res
L’invecchiamento riproduttivo è un processo irreversibile associato al declino della qualità degli ovociti, spesso collegato all’avanzare dell’età materna. Talvolta però si riscontra anche nelle pazienti più giovani (es. insufficienza ovarica prematura, ridotta riserva ovocitaria).
Le basi molecolari di questo declino sono dovute ad una instabilità del genoma, ad una riduzione della bioenergetica mitocondriale, ad aumento delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) ed errori durante la segregazione cromosomica meiotica.
Recentemente infatti l’attenzione si è posta sulla composizione del fluido follicolare (fluido che circonda l’ovocita durante il suo processo di maturazione). Sugli effetti che lo stress ossidativo può avere su di esso e sulla relazione con la qualità degli ovociti.
I risultati di recenti lavori scientifici, condotti dall’ equipe Alma Res sul liquido follicolare, pubblicati su prestigiose riviste internazionali, hanno mostrato alterazioni metaboliche che potrebbero essere collegate ad una carenza di specifici precursori vitaminici, della catena energetica e delle molecole antiossidanti nelle donne infertili, soprattutto in quelle pazienti affette da endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico e con ridotta riserva ovarica.
Pertanto a seguito di questi risultati, la nostra proposta di lavoro ha come obiettivo, attraverso la somministrazione intrafollicolare precoce di un complesso di aminoacidi, vitamine e antiossidanti, quello di ripristinare il corretto equilibrio bioenergetico dell’ovocita e quindi di migliorare la fertilità in donne con ridotta qualità ovocitaria.
La procedura in mani esperte è semplice ed efficace in quanto attraverso una tecnica sovrapponibile al pick-up ovocitario consiste nell’introdurre i nutrienti nei follicoli ad uno stadio di maturazione precoce, intorno ai 10 mm. di diametro.
La tecnica del ringiovanimento ovocitario si rivolge quindi a donne che ancora hanno una produzione follicolare ma ovociti di scarsa qualità con relativi embrioni che non si impiantano o si arrestano nella loro fase evolutiva.