Quando avviene l’ovulazione?
Fasi dell’ovogenesi e ovulazione. Durante il ciclo mestruale, che ha la durata media di ventotto giorni, avviene l’ovogenesi, processo di produzione e maturazione di una cellula uovo da parte di una delle due ovaie. L’ovogenesi si divide in tre fasi:
- Fase follicolare: copre i primi quattordici giorni del ciclo mestruale ed è la fase in cui le ovaie, a seguito di un preciso stimolo ormonale, producono e portano a maturazione all’interno di un follicolo la futura cellula uovo;
- Fase ovulatoria: ha la durata di ventiquattro ore, tra il quattordicesimo e il quindicesimo giorno del ciclo ed è il momento in cui, a seguito di uno stimolo ormonale diverso dal precedente, la cellula uovo matura si stacca dal follicolo e si annida nelle tube di falloppio, pronta per incontrarsi con un eventuale spermatozoo.
- Fase luteale: copre gli ultimi quattordici giorni del ciclo mestruale e indica il momento in cui il follicolo diventa corpo luteo in caso di mancata fecondazione della cellula uovo.
Terminata la fase luteale, si ha la mestruazione.
Come ci accorgiamo di essere nel periodo dell’ovulazione?
L’ovulazione, generalmente, è accompagnata da una serie di cambiamenti fisiologici e di sintomi fisici, che la anticipano o la accompagnano una volta avvenuta. In generale questi sintomi non sono accompagnati dalla presenza di dolori, tuttavia in alcune donne il momento dell’ovulazione è correlato a sensazioni dolorose soprattutto a livello del distretto pelvico. Esse sono causate dall’effetto delle prostaglandine che partecipano all’apertura del follicolo ovulatorio e intervengono nella liberazione dell’ovocita e che, di conseguenza, possono essere responsabili di contrazioni uterine che rendono dolorosa la fase ovulatoria e che possono comportare anche piccole perdite ematiche.
Tra i sintomi più frequenti dell’ovulazione abbiamo:
- Alterazione del muco cervicale:si tratta di una sostanza che ha la funzione di agevolare la lubrificazione della cervice uterina e di proteggere organi come l’utero o le tube di Falloppio da infezioni batteriche. Normalmente il muco appare appiccicoso o, in alcuni casi, assente mentre a ridosso dell’ovulazione assume una conformazione elastica ed è dotato di una maggiore fluidità. Diventa inoltre sempre più alcalino e contribuisce in maniera positiva alla sopravvivenza nella vagina del liquido seminale maschile: gli spermatozoi, in questa fase, possono sopravvivere fino a settantadue ore dopo il rapporto sessuale e, di conseguenza, si verifica un aumento delle probabilità di gravidanza;
- Variazioni della temperatura basale: è la temperatura che si può registrare al momento del risveglio e che va misurata prima di iniziare ogni tipo di attività. In corrispondenza dell’ovulazione la temperatura basale normalmente aumenta di pochi decimi di grado e rimane tale anche dopo l’ovulazione per decrescere in corrispondenza del ciclo mestruale in conseguenza alla degenerazione del corpo luteo. L’aumento, in corrispondenza dell’ovulazione, è determinato dal progesterone prodotto poco prima e dopo il fenomeno ovulatorio, che subisce un incremento immediatamente dopo l’ovulazione;
- Modificazione della posizione della cervice: nei giorni della fase ovulatoria essa muta leggermente posizione spostandosi più in alto ed essendo maggiormente dilatata;
- Modifica dei linfonodi inguinali: secondo recenti statistiche, nel 70% dei casi pochi giorni prima dell’ovulazione si produce un ingrossamento dei linfonodi inguinali che si mantiene fino al giorno successivo alla conclusione della stessa.
Quando l’ovulazione provoca dolore?
La presenza di alcune patologie può determinare che l’ovulazione sia accompagnata da dolori d’importante intensità e di elevata frequenza.
Questo avviene, in particolare, qualora la donna soffra di:
- Endometriosi: patologia che si contraddistingue per la presenza di endometrio (la mucosa che riveste la cavità uterina) in una sede diversa da quella naturale;
- Ovaio policistico: caratterizzato da un aumento di volume delle ovaie per effetto della presenza di accumuli di cisti liquide.
Ci può essere disfunzione nell’ovulazione?
In alcuni casi si possono verificare importanti disfunzioni endocrine in grado di alterare l’ovulazione o di determinare l’assenza della stessa (anovulazione). Generalmente in questi casi si ha una ridotta produzione di ormoni come l’FSH e l’LH. Se nei casi più lievi, per superare queste problematiche è sufficiente una regolarizzazione delle proprie abitudini di vita, in altre ipotesi l’anovulazione può continuare a presentarsi anche e nonostante si intervenga con una terapia farmacologica, come l’ assunzione di gonadotropine.