Endometrite e transfer
Buonasera, ho 37 anni cerchiamo un gravidanza da 8 anni e apparentemente con gli occhi di esperti sui nostri esami richiesti la diagnosi era di infertilità idiopatica.
Purtroppo arrivo da un transfer fallito nel mese di Settembre 2023, di una blasto AA in 5 giornata.
A Febbraio di quest’anno mi sottopongo ad un isteroscopia con biopsia dell’endometrio è il risultato e che ho un livello alto di NK anti-CD56: 390/mm.
(Non curato fino ad oggi per volontà del ginecologo che mi ha seguita).
Da febbraio ad oggi al centro dove più o meno ogni due mesi mi presentavo per appuntamenti, chiedevo se fosse giusto iniziare una terapia per tempo, nella maniera tale di non fallire un altro tentativo perché ho letto che questa potrebbe essere la causa del non attecchimento.
La risposta e sempre stata che avrei iniziato con il Medrol e Cardioaspirina solo a transfer fatto.
Mi affido e dal giorno 1 delle mestruazioni ho iniziato un ciclo di trattamento per sostegno endometriale con
5gg di 2 Progynova dal gg, per poi passare a 4 Progynova al gg.
3 ovuli di Progeffik al gg, per poi passare a 4 ovuli di Progeffik al gg.
Per poi passare a una iniezione al giorno di
Playris solo qualche giorno prima del trasferimento.
Il tutto sto continuando ad assumerlo almeno fino al giorno delle beta che e programmato per il 19 Settembre.
Questo venerdì c’è nuovamente stato un trasferimento da congelato di un embrione EE.
(Da congelato perché nella fase della stimolazione sono andata in iper stimolo con estradiolo a 4109.0 versamento nel Douglas di 5×6 con entrambe le ovaie di 7 cm, curato con 1 fiala di Eparina al gg e 2 compresse Dostinex per via orale fino a nuova mestruazione.
Dostinex, che il medico mi ha fatto assumere per via orale e che mi ha causato un collasso con convulsioni.
Al che hanno deciso che fosse meglio assumerlo per via vaginale perché troppo forte e alto il dosaggio da assorbire).
Fatto il transfer e arrivando da un mancato impianto il mio dubbio e che io possa subire di nuovo un fallimento embrionale per non aver curato molto prima questa infiammazione che ora a un nome e che credo sia stata lei la causa del fallimento dell’anno scorso.
Il Direttore del centro che si e occupato di me solo nel momento del transfer, non era a conoscenza del mio problema riscontrato con istero, alla vista dei referti presentati da me e firmati dal suo collega a strizzato gli occhi perché il valore dei NK e molto alto e parlando con l’assistente si e detto stranito sia del fatto di non aver curato precedentemente l’infiammazione, ma anche dal fatto che mi abbiano prescritto Cardioaspirina che lui categoricamente mi ha detto di non assumere.
Ma solo Medrol 4mg due al dì.
Il cortisone aiuta e cura o sarà un altro fallimento?
Chiedo un consulto a chiunque abbia voglia di rispondere a queste mie ansie e perplessità e chiedo umilmente la massima schiettezza anche se so bene che si lavora su percentuali e non su certezze matematiche.
Sinceramente parlando e malgrado la mia ignoranza in materia vorrei essere preparata ad un eventuale ennesimo fallimento, perché leggere sul web, mi confonde ancor di più.
Grazie