Gentile Prof. Bilotta,
sono una donna di 38 anni con alle spalle una diagnosi di infertilità sine causa!
Da 5 anni a questa parte, vale a dire da quando con mio marito abbiamo pensato di avere un figlio, una volta sola ho visto un test di gravidanza positivo (al secondo tentativo) che tuttavia si è rivelata poi solo una cosiddetta “biochimica”. Da allora ci siamo sottoposti a tutte le analisi previste, comprese quelle genetiche risultando entrambi in perfette condizioni!!!
Non ho problemi ginecologici, mai una cisti, un ciclo sempre perfettamente puntuale di 28gg, una buona pervietà delle tube, i valori dei numerosi spermiogrammi prescritti a mio marito sempre ottimali. Tuttavia la gravidanza continua a non arrivare. Gli unici valori “anomali” ai fini della gravidanza sono sempre stati il Tsh 2,6 (gli anticorpi invece nella norma) e iperprolattinemia (negli anni il valore Max è stato comunque 70 per il quale mi hanno prescritto solo per un mese il dostinex).
Nel corso degli anni abbiamo fatto innumerevoli tentativi di PMA inizialmente su ciclo spontaneo, poi stimolato, un tentativo di iui ed infine il mese scorso la prima icsi di un embrione crioconservato.
Purtroppo anche l’esito di quest’ultimo tentativo è stato negativo.
Il giorno delle betahcg (il cui esito era negativo) il medico mi ha anche prescritto esame del Tsh che è risultato a 2,65 e della prolattina a 30,3 (il valore di rifermento Max è 23).

A gennaio dovrò pianificare il prossimo transfer in quanto ho un altro embrione crioconservato (dunque un’ultima possibilità)!
Parlando con il mio medico curante, mi spiegava che negli ultimi anni la letteratura suggerisce che, ai fini del favorevole esito dell’impianto è opportuno che il Tsh abbia un valore non superiore a 2 e che anche l’iperprolattinemia debba essere tenuta sotto controllo in quanto potrebbe inibire l’attecchimento dell’embrione.
Lei ritiene che sarebbe il caso che iniziassi una terapia farmacologica specifica con eutirox e dostinex?

Grazie Professore, le auguro buon Natale e felici feste!