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Siamo uno dei pochi centri ad aver riscosso la piena fiducia delle nostre pazienti che, per questo, hanno deciso di rilasciare un’intervista per raccontare la loro esperienza con noi.
Testimonianze
Scritte
Un giorno che ci ha cambiato per sempre la vita!
Il giorno 28 dicembre 2016 è nata Alessia Maria. Sono trascorsi circa 2 anni da quel meraviglioso giorno. Un giorno che ci ha cambiato per sempre la vita. Un giorno che ci ha fornito la carica e la spinta per affrontare i problemi che la vita ci presenta tutti i giorni con la forza di tre persone. Un dono che aspettavamo da tantissimi anni, dopo aver effettuato, senza successo, altre 3 P.M.A. in altri centri di Roma. Poi l’incontro con il Prof. Bilotta della Clinica Almares di Roma. Un incontro che ci ha permesso di realizzare un sogno che si è concretizzato solo grazie alla professionalità, alla competenza ed all’umanità del Prof. Bilotta e di tutto il personale della Clinica.
Il Professore ci ha presi per mano e ci ha guidati, passo dopo passo, in maniera serena, sin dal primo giorno.
Abbiamo sperato, creduto e pregato fino in fondo ma ciò che ha fatto la differenza è l’averci affidato in mani esperte e a persone competenti e capaci nel saper donare una nuova vita non solo al nascituro ma anche ai genitori.
Un ringraziamento al Prof. Bilotta ed al suo fantastico staff che ha permesso la realizzazione di un sogno: diventare genitori.
Franco, Rita e Alessia Maria.
Grazie per aver fatto avverare un sogno nel quale ormai non speravamo più
Salve Dott.ssa siamo G. e G. e abbiamo avuto il piacere di conoscerla in seguito a diversi tentativi di fecondazione eterologa eseguiti presso il vostro centro.
L’ultimo a cui mi sono sottoposta fortunatamente e’ andato a buon fine ed ora mi trovo alla 38 esima settimana di gravidanza. Ho vissuto una periodo fantastico grazie a lei ed al Professor Bilotta durante il quale non ho avuto alcun problema fisico nonostante la mia non più giovanissima eta’ , infatti ho 47 anni.
Detto questo ci teniamo a ringraziare tantissimo il Professor Bilotta, tutto lo staff ma soprattutto lei per la sua infinita umanità, gentilezza, disponibilità e grande professionalità’.
Grazie per aver fatto avverare un sogno nel quale ormai non speravamo più.
G. e G.
Grazie, mille volte grazie.
Gent.mi Professor Bilotta, Dottoressa Capozzolo
Vi scriviamo per rivolgere i nostri ringraziamenti a Voi ed all’intera equipe per la professionalità la gentilezza e la calda accoglienza che ci ha fatto sentire casa nostra fin dal primo incontro. Dopo altra esperienza in altro centro purtroppo non positiva ci siamo rivolti a Voi. Grazie alla Vostra straordinaria competenza e precisione, al primo tentativo siamo riusciti ad ottenere ciò che per noi era solo una speranza o semplicemente un sogno. La nostra gratitudine per la nascita di una splendida bimba sarà per sempre. Vi ringraziamo infinitamente perché è solo grazie a voi che oggi siamo qui a goderci questa splendida bambina.
Ancora grazie di cuore
DSN
Vi saremo sempre grati per la nascita di Luna, una bimba fantastica che ci sta rendendo i genitori più felici della terra!
Spoleto, 13/07/16
Carissimo Professor Bilotta,
Carissima Dottoressa Capozzolo,
Vi scriviamo oggi per esprimerVi tutta la nostra gratitudine per la nascita di Luna, una bimba fantastica che ci sta rendendo i genitori più felici della terra!
Lo scorso anno, di questi tempi, abbiamo cominciato questa avventura presso il Vostro centro, e al primo tentativo siamo rimasti “incinti”. . .
Fino a che, ad aprile di quest’anno, è arrivata Lei, la nostra piccola ma immensa figlia. Ci rendiamo conto di essere stati in parte fortunati, ma siamo anche consapevoli e felici di aver avuto la possibilità di avvalerci della Vostra professionalità, e Vi saremo sempre grati per averci dato modo di sperimentare una fra le esperienze più gratificanti ed incredibili che un essere umano possa vivere: la gravidanza prima, il parto e l’essere genitori poi.
Luna Vi manda una sua foto per renderVi partecipi della sua bellezza: a quasi 3 mesi pesa 6 kg e 200g, è “alta” 62 cm.
Dorme tutta la notte. Ogni tanto attaccandosi al seno, mangia , ride e per ora è serenissima.
Oltre ad avere un carattere solare ha un appetito invidiabile.
Nuovamente grazie di cuore.
Faremo spesso il Vostro nome
Lucia e Angelo
Sorridono quando gli racconto quanto li ho desiderati, e mentre loro sorridono io piango
Caro Prof. Bilotta, sono XXXX e sono orgogliosa di farle conoscere i miei gioielli: XXXX e XXXX. Sono nati sanissimi e bellissimi il XXXX con parto cesareo alla 38^ settimana di una gravidanza splendida. XXXX pesava 2060 grammi ed era lunga 44 cm, mentre XXXX pesava 2750 grammi ed era lungo 49 cm. Le scrivo naturalmente per ringraziarla di averci dato la possibilità di diventare genitori e di coronare così il nostro desiderio più grande. Solo un anno fa la strada sembrava tutta in salita e la realizzazione del nostro sogno sempre più impossibile!
Poi la mia ginecologa (la dott.ssa Montori) mi ha fatto il suo nome e abbiamo deciso di provarci. La prima cosa che ho apprezzato di lei è il suo modo di fare molto schietto e diretto, senza troppe “smancerie” ed inoltre il fatto di far diventare anche un problema come il mio qualcosa che non doveva precludermi la possibilità di diventare madre. I nove mesi di gravidanza sono passati velocemente e tolta qualche contrazione dal settimo mese tutto è andato avanti senza problemi.
Anche se un pizzico di paura di perdere quello che con tanta fatica avevo ottenuto mi ha accompagnato per tutto il tempo, non ho fatto altro che mostrare con orgoglio a tutto il mio pancione (e che pancione!). Oggi mi trovo a scriverle dopo 2 mesi da quel meraviglioso XXXX, tra pannolini, biberon, pianti e nottate insonni… La fatica è veramente tanta ma la gioia è immensa è se con i gemelli la fatica è doppia anche la gioia è però raddoppiata. Oggi XXXX è arrivata a pesare 4200 grammi e XXXX 5200 grammi, sorridono quando gli parlo e gli racconto quanto li ho desiderati, e mentre loro sorridono io piango per l’emozione! Forse mi sono dilungata un po’ troppo, ma volvevo continuare a renderla partecipe di questa favola.
Concludo ringraziando le, la dott.ssa Rosati, la sig.ra Ombretta e tutta la sua splendida equipe per aver dato un senso alla mia vita, per avermi permesso di diventare una persona migliore, ma soprattutto per avermi fatto diventare mamma.
La saluto con affetto anche mio marito.
La paziente che ha scritto questa lettera, per motivi di privacy ha voluto oscurare i dati sensibili.
Grazie per averci aiutato ad allargare la nostra famiglia!
Gentile Professore,
Con grande piacere le comunico che il 3 marzo di quest’anno sono nati i miei bambini, G. e L. Il parto cesareo è stato programmato alla 36 settimana ed il peso alla nascita era rispettivamente di 2.4 e 2.8 kg. G. ha avuto bisogno di qualche giorno di terapia subintensiva ma siamo tornati a casa tutti insieme dopo una settimana. Sono già passati 2 mesi e ci stiamo abituando a questa nuova vita, i bimbi sono tranquilli, crescono a vista d’occhio hanno già raggiunto i 5 kg, e sono ogni giorno più belli.
L. ed io siamo naturalmente molto felici e vogliamo ringraziare ancora lei e tutto il suo staff per averci aiutato ad allargare la nostra famiglia!
Allego qualche foto dei piccoli per farvelo conoscere, augurando a lei ed a tutto il personale della clinica di continuare il vostro ottimo lavoro.
Saluti,
L.
Grazie a tutto lo staff che ha misurato con noi il nostro amore
Il giorno in cui mio figlio mi chiederà “Mamma da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?” io gli dirò ”Sei sempre stato un desiderio in fondo al nostro cuore ma, per stringerti tra le braccia, papà e mamma hanno chiuso quel piccolo desiderio in delle grandi mani e quel cuore, pieno di paure ed emozioni, lo hanno affidato all’esperienza, al sorriso ed alla professionalità di persone speciali…..
C’è un luogo dove speranze e desideri diventano progetti, dove far venire al mondo è scoprire la dimensione gratuita ed immensa dei confini non solo dell’ amore di un padre e una madre ma del lavoro e della dedizione di tutte le persone che condividono con te quell’esperienza e la rendono possibile….è quel progetto sei tu… AMORE MIO…tutta la nostra vita”.
Grazie a tutto lo staff che ha misurato con noi il nostro amore
MONIA
È stata dura, ma non ci siamo mai sentiti soli, anzi.
“Infertilità idiopatica”, questo era il nome della nostra “condanna”.
Per quasi cinque anni, io e mio marito abbiamo cercato di inseguire il nostro sogno di famiglia. Dopo tante frustrazioni, tanti momenti in attesa del “accadrà quando meno te lo aspetti…”, pensieri infiniti sul “non ci devi pensare, verrà da solo”, ore e ore ad analizzare cosa non andava sulle analisi che andavano bene per entrambi, ma che ripetevamo inspiegabilmente perché una spiegazione non c’era, ci siamo imbattuti in una testimonianza di una coppia che ce l’aveva fatta presso il centro Alma Res.
Fino a quel giorno, la PMA era una cosa che avevo escluso. Forse ero spaventata dall’idea dei “bombardamenti ormonali”, forse sentivo aleggiare il giudizio del “non ce l’hai fatta naturalmente, sei dovuta ricorrere (disperata) all’artificiale”, o forse mi illudevo ancora che aspettando, un figlio sarebbe arrivato… Il mio sogno era svegliarmi un bel giorno incinta, e avevo sempre creduto sarebbe andata così. Insomma, per me la scelta della PMA era difficile da digerire.
Durante la prima visita presso il centro Alma Res, ci siamo sentiti accolti, capiti e rispettati come coppia. Abbiamo iniziato il percorso fiduciosi, il prof. Bilotta e il suo team ispirano sin da subito ad affidarsi con ottimismo, e alla fine del primo ciclo eravamo tutti convinti che ce l’avremmo fatta: avevamo affrontato una ICSI e i due embrioni trasferiti erano di classe A, il mio endometrio era splendido, io “giovane”, insomma ce la dovevamo fare. Dopo due settimane, però, le beta non erano positive. Un fallimento.
Oggi ricordo con un sorriso le parole del professore e della dott.ssa Capozzolo che cercavano di rassicurarmi sul fatto che quel fallimento, inaspettato anche per loro, non era la prova del fatto che non sarei mai diventata “madre”. In quei momenti però vedevo solo lacrime, mi sentivo davvero incapace e stringevo la mia pancia vuota, quella pancia che fino a poco prima accarezzavo pensando ci fosse la vita, ma che in quel momento aveva dentro solo i crampi del pianto. Ci sono voluti ben tre cicli di PMA prima di cancellare dalla mia pelle la parola infertilità. Tre cicli di PMA in sette mesi della mia vita, tre pick up, tre transfer, tre differenti protocolli di stimolazione.
È stata dura, ma non ci siamo mai sentiti soli, anzi. Abbiamo constatato in più momenti la competenza e la professionalità del team, anche nella gestione dei fallimenti, e abbiamo apprezzato il calore umano che va oltre i risultati raggiunti: dal sorriso della signora Anna che accoglie all’ingresso del centro, agli incoraggiamenti della signora Ombretta, al tifo (a volte “da stadio”) delle ostetriche (da Gabriella, a Diletta, a Filomena) che trasmette l’attenzione alle persone, oltre che alle procedure. Se oggi possiamo guardare negli occhi il nostro successo, lo dobbiamo a chi c’ha creduto, in alcuni momenti anche più di noi. Infatti, non potremmo raccontare la nostra storia se non ci fosse stata la disponibilità e la determinazione del professore, la delicata fermezza della dott.ssa Capozzolo e la risolutezza del dott. Muzii.
Io avevo paura di quel “mondo”, ma alla fine grazie a loro ho scoperto che la PMA è “solo” un percorso, più o meno tortuoso, che ti assiste nella ricerca consapevole di un figlio. La maggior parte delle persone crede che la natura faccia tutto da sola, ma non sempre è così. Da questa intensa esperienza ho capito che la cosa più naturale è l’amore. E l’amore non fa differenza tra un parto spontaneo e un taglio cesareo o tra latte formulato e latte materno, così come non può far differenza tra un concepimento naturale ed uno assistito. Dietro ognuna di queste condizioni ci sono delle storie e delle persone che hanno bisogno di rispetto e amore. Alla fine, è vero… non mi sono svegliata un bel giorno “incinta”, ma ho iniziato a sognare da quando sono rimasta incinta, ed è proprio un meraviglioso sogno la mia famiglia!
Quello che non scorderemo mai saranno i volti delle persone che ci hanno accompagnato in questo percorso
Quando a una coppia viene sentenziato un problema di infertilità è come sentirsi condannare alla peggiore delle pene… Non si può trovare e accettare una spiegazione alla negazione di ciò che di più naturale esista…
Siamo arrivati all’Alma Res dopo un percorso turbolento e doloroso, durato due anni, contornato da santoni ed imbonitori che hanno visto nel nostro problema, forse, una possibilità di mero guadagno. Abbiamo affrontato viaggi e anticamere quando alla fine avevamo la soluzione sotto casa.
Ancora ricordiamo il primo appuntamento, il venerdì’ prima della Pasqua 2015 in una Roma deserta. Ci hanno ricevuto il Prof. Bilotta e la Dr.ssa Capozzolo e ci hanno preso per mano. Una volta individuato il problema ci hanno subito illustrato la strada da percorrere senza lasciare nulla al caso, una tabella di marcia ben scandita nei tempi e negli obiettivi.
A fine aprile abbiamo iniziato la prima stimolazione che non ha avuto i risultati sperati, ma con la seconda stimolazione e il successivo trasfert il 20 giugno 2015 abbiamo scoperto di aspettare il nostro bambino.
Quello che non scorderemo mai saranno i volti delle persone che ci hanno accompagnato in questo percorso trattandoci finalmente da persone; il viso serio ma rassicurante del prof. Bilotta, il sorriso incoraggiante, anche nei momenti di sconforto, della dr.ssa Capozzolo che poi si è trasformato in gioia sempre più grande ad ogni ecografia, la fermezza e sicurezza del dr. Muzii, la dolcezza e l’allegria delle ostetriche e la cordialità delle segretarie. Ad oggi, con il nostro bambino accanto è una grande emozione raccontare questo percorso.
Ringraziamo tutto lo staff di Alma Res che ci ha regalato il nostro sogno.
Grazie
Alessandro Francesca e Davide
Sognando gli Angeli e quel famoso dottore che mi ha dato la vita
Buongiorno Prof. Bilotta, mi chiamo Alessandro e ho poco più di 4 mesi. Non mi conosce ancora ma io si, perché la mia mamma mi parla spesso di lei. So che è grazie a lei se io sono al mondo. Io e mia sorella le dobbiamo la vita e quando saremo più grandi capiremo pienamente l’importanza di questa frase. Per ora so soltanto che è una cosa bellissima: la vita…! Io ci sono, vivo, respiro, mangio, rido, sento il sapore della mia mamma grazie a lei. Sia lodato Dio per averle donato quella testa lì, capace di produrre scienza e coscienza, capace di far nascere bambini da una pancia silenziosa….
La mia mamma dice sempre che lei è riuscito in due mesi laddove gli altri ci avevano invano provato per anni. Non ho capito che vuol dire ma dal suo tono capisco che è una cosa seria! Vorrei tanto venirla a trovare ma la mia mamma non sta tanto bene. Dice che i parenti prima, e il suo capo poi, le hanno avvelenato le sue sospirate gravidanze. Ha tirato troppo la corda in questi ultimi 3 anni e alla fine ha pagato pegno con una bella depressione.
A noi non ha fatto mai mancare niente ma per se stessa, dentro di lei, io lo so che è stata spenta. Adesso la vedo piano piano rifiorire, con enormi sacrifici so che ha rimesso in piedi la sua vita e le cose in gran parte si sono sistemate. Dice che a settembre, con il fresco, faremo una gita a roma per venirla a salutare. Intanto comunque le mando le mie foto così mi fa sapere se davvero sono bello come dice la mamma. Alla nascita pesavo 3,5 kg e due mesi dopo ne facevo 6,3. Ora sto a 8,5, alterno il bibo con la sisa che mi piace tanto! E’ buono il latte della mamma…. Ha il sapore dell’amore, e poi è in quei momenti che lei mi racconta la mia storia e quella di mia sorella. Mi piace il suono delle sue parole quando racconta….
Ciuccio fino a saziarmi e poi mi addormento sereno tra le sue braccia, sognando gli Angeli e quel famoso dottore che mi ha dato la vita… Sono un bimbo buono, non piango mai e dormo 8 ore di notte fin dai primi giorni di vita. Mia sorella invece è una vera peste! Ne combina di tutti i colori e soprattutto non sta zitta un attimo. Mamma dice che ha ancora il meropur in circolo…. J Ora la lascio al suo lavoro. La prego di salutarmi Gabriella e Orietta, che mamma porta sempre nel cuore.
Dice che sono due gran belle persone, oltre che bravissime. Buona giornata prof, e grazie dal profondo del mio piccolo cuore.
Le voglio bene, Alessandro.