Oggi siamo felici. Oggi abbiamo due splendidi gemelli di 13 mesi che hanno riempito la nostra vita. I nostri cuccioli ovodonati. Quando a 40 anni abbiamo cominciato a cercare un bambino, ingenuamente pensavamo che, sì, forse avremmo avuto qualche difficoltà ma che non sarebbe stato impossibile. Invece, passavano i mesi e nulla accadeva; così abbiamo cominciato il nostro percorso di PMA, accompagnati, sostenuti e incoraggiati dal prof. Bilotta.
Alla terza IUI, la grande gioia del test positivo. Tutto sembrava andare per il meglio ma all’ottava settimana la mazzata: l’embrione aveva cessato di vivere, e con lui il nostro sogno. Nel frattempo avevo compiuto 42 anni e sentivo l’orologio biologico ticchettare sempre più velocemente. Decidiamo di passare alle “maniere forti” con l’Icsi ma nonostante ogni volta riuscissimo a trasferire tre embrioni apparentemente di buona qualità, non c’era mai un attecchimento.
Poi, alla vigilia di una Icsi, quello che sembrava un miracolo: resto incinta naturalmente. Anche questa volta, però, la gioia dura poco: uovo cieco. È stato a quel punto che abbiamo cominciato a riflettere su quella grande possibilità che per le donne “attempate” è l’ovodonazione. Sì, perché il problema a una certa età è che gli ovociti sono di scarsa qualità e le anomalie cromosomiche che si generano nella delicatissima fase iniziale dello sviluppo dell’embrione portano molto spesso all’aborto.
E noi, che ci eravamo già passati due volte, con tutto il carico di dolore annesso e connesso, non ce la sentivamo più di rischiare ancora. Dopo un periodo di riflessione, sapendo di poter contare comunque sull’appoggio e la consulenza del prof. Bilotta, decidiamo di tentare questa strada. Contattiamo un centro spagnolo e stabiliamo una data. Il prof. Bilotta mi segue durante la preparazione, tutto funziona alla perfezione, le premesse, per così dire, ci sono tutte. Partiamo per la Spagna in un turbine di emozioni; dopo qualche giorno arriviamo al transfer di due embrioni di ottima qualità (la donatrice è una ragazza di 24 anni che ha già donato con successo in passato ed è madre in prima persona). Comincia l’attesa.
Dopo 12 giorni provo un test casalingo: positivo! Corro al laboratorio di analisi: i valori del Beta-Hcg sono decisamente elevati… La prima ecografia confermerà il sospetto: le camerette sono due, aspettiamo due gemelli. Che questa volta non si perdono per strada, ma nascono urlando la loro voglia di vivere e riempiendo di immensa gioia i loro genitori 44enni, tornati giovani grazie a un inestimabile dono.